Margherita di Savoia
Giosuè Carducci fu un grande ammiratore della regina Margherita.
Il poeta incontrò per la prima volta i reali di casa Savoia durante una loro visita all’Università di Bologna nel 1878. In quell’occasione la regina si rivolse a Carducci vantandosi di conoscere tutte le sue poesie. Recitò le Odi Barbare a memoria e lo scrittore rimase subito folgorato dal fascino della sovrana, ai suoi occhi bella, colta e garbata.
Pochi giorni dopo quell’incontro il poeta, scrisse di getto le prime strofe dell’Ode alla Regina d’Italia. Quando venne pubblicata, l’opera fu oggetto di polemica da parte dei democratici che accusarono il poeta, fervente sostenitore fino a quel momento di idee antimonarchiche, di tradire gli ideali repubblicani.
Quattro anni dopo, in Eterno Femminino Regale, tentando di difendersi dalle accuse che gli avevano rivolto, lo scrittore ricostruì l’incontro con la regina, lodando ancora una volta il fascino straordinario di Margherita di Savoia.
«Io guardai la Regina, spiccante mite in bianco, bionda e gemmata, tra quel buio rotto ma non vinto da quelli strani bagliori e da quel rumore fluttuante. E una fantasia mi assalì, non ella fosse per avventura una delle Ore che attorniano il carro di Febo trionfante per l’erte del cielo, e che attratta da un mago nordico nella notte del medio evo e imprigionata in quel castello di preti si affacciasse a vedere se anche venisse il momento di slanciarsi a volo dietro il carro del dio risalente.» (Eterno femminino regale. Roma, Casa Editrice A. Sommaruga e C., 1882).
Copia del ritratto fotografico di Margherita di Savoia che la sovrana donò al poeta accompagnando la foto con una dedica in segno di stima e ammirazione.
«In segno della grande ammirazione che sento per il poeta che, unendo in sommo grado ne’ suoi versi il senso d’italianità gentile e di ferrea latinità, seppe fare della sua poesia la più alta espressione dell’Italia Risorta (21 novembre 1890)».
Margherita di Savoia è una delle 27 donne presenti nella raccolta “Ritratti di donne 2“.
Margherita Ciociano laureata in Scienze Politiche con indirizzo sociologico presso l’Università Statale di Milano, lavora come insegnante di italiano presso la scuola primaria. Nel 2019 ha frequentato la scuola di scrittura diretta da Sara Rattaro e ha pubblicato uno dei racconti contenuti nell’antologia Settimo non rubare (Morellini Editore) e l’anno dopo alcune storie per bambini il cui ricavato delle vendite è andato in beneficenza. Ha partecipato a diversi contest letterari risultando tra gli autori finalisti. Nel 2021 ha scritto Il pianeta azzurro di nonna Olga, che ha vinto il concorso “Racconti itineranti”, e Una paura più grande di me, vincitore del concorso letterario “Le voci del racconto” organizzato dal comune di Castellamonte (TO).