Marisa Bellisario
Ci sono momenti nella vita in cui si è davanti a un bivio e, nonostante tutte le teorie sulle decisioni “razionali” è molto spesso il caso che ci orienta, o forse una intuizione magari inconscia.
È quello che è successo alla giovane Marisa Bellisario dopo una laurea, poco convinta, in economia commercio.
“Ho scelto un vestito di vigogna grigia, il meno appariscente possibile, ma forse ancora troppo squillante, la mattina di fine autunno 1959 in cui entro alla Olivetti di Torino per il colloquio di selezione. Mi riceve Franco Tatò allora responsabile della selezione laureati, e mi propone un paio di opportunità di lavoro: un impiego in contabilità tranquillo e solido, oppure un posto, secondo lui più dinamico, nella segreteria di un dirigente che giri il mondo con segretaria al seguito”.
Così si racconta Marisa nella sua autobiografia, probabilmente si mise a riflettere sulle proposte, cercando di immaginare con poche informazioni, quale potesse essere in concreto la sua attività. Certamente lo spunto di girare il mondo era interessante, ma la mansione segretariale non faceva per lei. Anche la sua amica Adriana Cesano, impiegata alla FIAT ed esperta di vita aziendale le aveva sconsigliato quel ruolo: “Non dà possibilità di carriera”.
Nel silenzio che seguì Tatò propose una alternativa ulteriore: un corso a Milano per imparare ad utilizzare i computer. Marisa ha appena letto una entusiasmante descrizione del primo computer Olivetti su “Epoca” e quel mondo l’affascina.
Un’avventura che inizia in una Milano nebbiosa, trovando ospitalità in un piccolo albergo poco costoso per il magro bilancio di una giovane al primo lavoro, ma che apre in pochissimo tempo, un mondo completamente nuovo e appassionante. Impara facilmente il linguaggio della programmazione e si avvia in un percorso unico nella storia delle donne manager italiane.
Commenterà “Tutto è partito da una scelta, in parte voluta e in parte causale” e anche dal poco interesse per la partita doppia.
Marisa Bellisario è una delle 27 donne presenti nella raccolta “Ritratti di donne 2“.
Maria Cristina Bombelli è stata docente di comportamento organizzativo alla SDA Bocconi e all’Università di Milano Bicocca. Ha approfondito in particolare le differenze di genere nel management e nel 2008 ha fondato Wise Growth, società di consulenza orientata all’inclusione delle diversità in azienda. Ha condotto numerose ricerche su questi temi e pubblicato molti articoli e libri. In particolare: Alice in business land (Guerini), Management Plurale (Etas), Generazioni in azienda e La cultura del rispetto con E. Serrelli (Guerini Next). Ha pubblicato il racconto Il sogno di Arminda nell’antologia Cambiare il finale (Morellini Editore, 2023).