Dall’aperitivo milanese all’intimità delle biblioteche di provincia, fino ai firmacopie e alle presentazioni in libreria: l’8, 9 e 10 maggio sono stati tre giorni densi di parole, voci e storie. Un piccolo festival diffuso della lettura, che ha toccato città grandi e piccole, coinvolgendo lettori appassionati, curiosi dell’ultima ora e chi, semplicemente, passava di lì e si è fermato ad ascoltare.
Giovedì 8, Milano ha ospitato una presentazione frizzante e fuori dagli schemi: l’Aperitivo Festival Hub, nella cornice elegante dell’Hotel Gallia (Sala Brera), ha fatto da sfondo al lancio della nuova “Guida ai migliori beach club 2025”. Un modo insolito, ma azzeccato, per parlare di vacanze, stile e lifestyle, sorseggiando cocktail e sfogliando pagine.



Scatti dell’evento all’Hotel Gallia di Milano
Nel frattempo, alla Feltrinelli di Mestre, Daniela Rossi ha parlato di “Padova”, guida della città della collana Morellini/Feltrinelli: una presentazione che ha unito il racconto della città alla riflessione sul suo immaginario, con un pubblico partecipe e vivace.
Venerdì 9 si è aperto all’insegna delle storie al femminile e delle voci profonde.
A Bologna, presso la Biblioteca Oriano Tassinari Clò, la guida Morellini/Feltrinelli di Bologna di Giorgia Zabbini ha dato il via a una conversazione sulla città come spazio di memoria e identità.




Scatti dell’evento di Giorgia Zabbini
Più a nord, alla libreria BrivioDue di Aosta, è stata protagonista “Properzia de Rossi”, figura femminile potente e spesso dimenticata, l’unica scultrice citata da Vasari nelle sue Vite, una figura straordinaria del Rinascimento che, con il suo talento e la sua audacia, sfidò i pregiudizi di un mondo dominato dagli uomini.
La giornata si è chiusa con intensità ad Adria, nella Biblioteca Civica Luigi Groto, dove si è presentato “Resta solo la tua voce” di Alessandra Pagani, una storia toccante di amore, perdita e riscatto femminile. Un racconto sul femminicidio, ispirato a un fatto di cronaca, che esplora il legame familiare e il potere della testimonianza postuma. Una serata carica di emozione, dedicata alla parola che resta anche quando tutto tace.
Sabato 10 è stato il giorno più ricco. Nella Biblioteca e Archivio Storico “P. Calamandrei” a Montepulciano, Cosimo Calamini ha parlato di “Ferro e ruggine”, in un incontro che ha unito memoria e riflessione civile. Romanzo storico e di formazione, con tratti epici e intimisti, che intreccia saga familiare, dolore della guerra e vocazione artistica. Ambientato nella Val d’Orcia durante la Seconda guerra mondiale, racconta la crescita interiore di un giovane contadino-artista, costretto a confrontarsi con le brutalità del conflitto e i compromessi della vita, senza mai rinunciare al sogno di esprimere sé stesso attraverso l’arte.
Per chi cercava un contatto diretto con gli autori, due occasioni imperdibili: il firmacopie di “Sono venuta a prenderti” di Alessia Figini presso la Libreria Giunti di San Martino (PV), romanzo psicologico e di crescita personale, che esplora temi di abbandono, identità e riconciliazione familiare…



Alessia Figini presso la Libreria Giunti di San Martino (PV)
…e quello di “Maria Gaetana Agnesi – l’Avversiera” di Massimo Salomoni alla Libreria Mondadori di Saronno, la storia di una donna di straordinaria intelligenza e determinazione, una delle poche scienziate del suo tempo a sfidare le convenzioni sociali.

Massimo Salomoni con la bravissima libraia Costanza
Infine, nella suggestiva cornice della libreria l’Altracittà di Roma, si è chiuso il week end con “Paolina Leopardi” di Francesca Monaco che, insieme alla moderatrice Eleonora Geria ha presentato la “sorella d’ombra” del grande poeta, riportandola alla luce con grande delicatezza e forza narrativa.



Francesca Monaco con la relatrice Eleonora Geria
Tre giorni intensi, immersi tra libri, volti e parole. Ogni incontro è stato un’opportunità per esplorare nuove storie, confrontarsi e connettersi. Un piccolo viaggio collettivo che ci ricorda, ancora una volta, quanto la letteratura abbia il potere di unire, di stimolare riflessioni e di suscitare domande che restano nel tempo.