Giulia è stata uccisa, ma scopre di avere ancora una voce per raccontare la sua storia. È il 1992, in un paesino del Nord Italia, e mentre assiste al suo funerale Giulia ripercorre la sua vita in un ambiente provinciale soffocante, rischiarato solo dal rapporto con la sorella gemella, Diana. Giulia e sua sorella navigano in un mondo dominato da aspettative di genere opprimenti e relazioni familiari complesse. Mentre Diana lotta per costruire il proprio futuro lontano da casa, Giulia si trova intrappolata in una relazione violenta con Paolo, il cui amore si trasforma presto in ossessione. Quando accade la tragedia, Diana deve affrontare il dolore della perdita e scontrarsi con la meschinità del mondo. Ispirato a un fatto di cronaca, “Resta solo la tua voce” è un potente promemoria di come la voce di una donna possa farsi sentire anche dopo la sua morte, lasciando un’impronta indelebile su coloro che restano.
Alessandra Pagani, nata a Gattinara, vive con marito e figlio a Monza. Lettrice, lavora come editor non fiction per Vita e Pensiero, university press dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ha pubblicato Manuale di editoria universitaria (Editrice Bibliografica, 2020). Ha creato...
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