Le foto degli eventi dal 10 al 16 novembre

Si è chiusa una settimana intensa per la nostra casa editrice, tra il fermento di BookCity Milano e una serie di eventi distribuiti in numerose città.

Mercoledì si è aperto all’Ospedale Multimedica San Giuseppe con “Le guerre si perdono sempre” di Andrea Ferrari, accompagnato da Edoardo Rosati, ideatore della rassegna “Tra le righe – Incontri di Letteratura e Salute”. Un appuntamento nel quale l’intreccio tra narrativa e attualità ha offerto una riflessione profonda sul peso umano dei conflitti e sul fatto che, nonostante le trincee, i sacrifici e i drammi familiari, i legami d’amore spesso possono resistere anche nei momenti più bui.

Nello stesso giorno, in collaborazione con l’Associazione Culturale O Castello presso l’Auditorium della Filarmonica di Chiavari, la giornalista Laura Guglielmi ha presentato la donna che ha scelto di raccontare per la collana Femminile Singolare, “Lady Constance Wilde”.

Alla Libreria Ubik di Varese, i riflettori si sono spostati sul mestiere del giallista con la presentazione di “Giallisti sul serio” di Giuseppe Battarino, un testo che spiega come troppa narrativa d’investigazione italiana copi male il modello americano e svela i meccanismi della crime fiction che portano alla creazione di una storia d’indagine.

Giuseppe Battarino alla Libreria Ubik di Varese

Anche lo scorso weekend non è mancato un firmacopie per l’instancabile Alessia Figini che non perde occasione per portare i suoi romanzi “Sono venuta a prenderti” e “La luce all’improvviso” nel cuore dei lettori e confrontarsi con loro su temi delicati come il trauma, l’amicizia e la scoperta di sé. L’evento si è svolto presso la Libreria Giunti al Punto del Centro Commerciale Acquario di Vignate.

Firmacopie di Alessia Figini presso la Libreria Giunti al Punto

Firmacopie anche per Fabrizio Dardo con “Al servizio di Cavour”, presso la Libreria Ubik Crocicchio di Bra (CN) che ha restituito al pubblico curiosità e retroscena sul mondo risorgimentale, e per Alessandra Pagani con “Resta solo la tua voce” alla Libreria Giunti al Punto di Lodi, un romanzo che dimostra come la voce di una donna possa continuare a risuonare nel tempo, lasciando un’impronta indelebile su coloro che restano.

Al Labirinto Romano del Parco della Caffarella, Daniela Alibrandi ha presentato “I delitti della vergine”, accompagnata da letture teatralizzate, un intervento dello speleologo Fabrizio Baldi, degustazioni di vino Mulsum e una speciale visita guidata nel labirinto. Un evento immersivo che ha intrecciato storia, mistero e cultura.

Proprio questo legame con la materia del tempo ha fatto da ideale ponte con l’incontro successivo: alla Biblioteca delle Acli di Gorla, a Milano, Gianluca Pomo ha presentato il suo libro “Dove parlano le pietre”. Pur molto diverso per temi e atmosfere, il volume condivide con l’evento alla Caffarella la capacità di dare voce ai luoghi, guidando i lettori attraverso leggende, paesaggi sospesi e memorie che affiorano dalla terra e dalla storia. Un incontro partecipato, che ha permesso al pubblico di entrare in dialogo con quei “silenzi” che i territori custodiscono e che la letteratura riesce a far emergere.

Gianluca Pomo alla Biblioteca delle Acli di Gorla

Ma la settimana appena trascorsa è stata anche la settimana di BookCity Milano, appuntamento centrale del panorama culturale italiano, in cui la nostra casa editrice è stata protagonista con molti eventi dedicati alla memoria, alle donne e alle narrazioni che illuminano il presente.

Presso la Libreria Incipit23, Pervinca Paccini ha dato il via alla rassegna con il suo ultimo romanzo, “Finimondo”. L’evento ha attirato un pubblico numeroso, desideroso di approfondire i temi affrontati dall’autrice: il corpo come luogo di identità, memoria e relazione tra generazioni. La discussione ha spaziato dalle esperienze personali alle riflessioni più ampie sulle donne, i giovani e gli anziani, toccando le ferite e i segni che il tempo lascia su ciascuno di noi. Un incontro un momento di scambio culturale e di confronto vivace.

Pervinca Paccini presso la Libreria Incipit23

Il 14 novembre, a Palazzo Castiglioni, Simona Capodanno ha partecipato a un evento speciale dedicato al suo romanzo “Ruth Handler”, la mente dietro Barbie, moderata da Bruno Testa. L’incontro ha esplorato la storia e il design di Barbie, ma soprattutto il messaggio di empowerment racchiuso nel motto “noi possiamo essere tutto”.

Un’occasione che ha dimostrato quanto un semplice giocattolo possa diventare un potente messaggio culturale e sociale.

Simona Capodanno con “Ruth Handler” a Palazzo Castiglioni

Sabato 15 novembre lo spazio WAO, punto BookCity di Morellini Editore, ha accolto tre eventi diversi per stile e contenuto, ma tutti accomunati da grande partecipazione e entusiasmo del pubblico, che ha riempito la giornata di curiosità, domande e applausi.

Maria Elisa Gualandris, Laura Veroni e Angela Borghi con i loro romanzi “Solo il buio”, “La villa” e “Fiori per la danza macabra”, hanno accompagnato i lettori in un viaggio nella declinazione femminile del giallo italiano. In dialogo con loro Mauro Morellini e Ambretta Sampietro, curatrice della collana “Delitti di lago” con un intervento del magistrato Giuseppe Battarino, fresco di stampa.

Maria Elisa Gualandris, Laura Veroni e Angela Borghi allo spazio Wao

I partecipanti al corso di scrittura autobiografica, condotto da Sara Rattaro e Alessandra Perotti, hanno dato spazio ai loro ricordi contenuti nell’antologia “Ti racconto di me”, un affresco corale sulla memoria, personale e collettiva che unisce memoir, crescita personale e scrittura terapeutica, dando voce a esperienze spesso taciute.

Gli autori di “Ti racconto di me”

Le autrici Franca Pellizzari ed Emilia Covini, introdotte da Anna di Cagno, curatrice della collana Femminile Singolare insieme a Sara Rattaro e moderate da Margherita Firpo, hanno invece celebrato due figure femminili straordinarie.
Da un lato, “Berthe Morisot”, pittrice ribelle nella Parigi ottocentesca, che ha messo al centro della sua vita il potere dell’arte e dell’amore, sfidando le convenzioni sociali. Dall’altro, “Bertha Ringer”, moglie di Carl Benz, che compì un viaggio pionieristico a bordo della prima automobile: un gesto audace che ha segnato una rivoluzione nella mobilità e nella libertà femminile.
L’evento ha esplorato due sfaccettature del coraggio diverse ma complementari, quella artistica e quella tecnologica, per raccontare come le donne abbiano aperto strade nuove nei loro rispettivi mondi. È stata una riflessione sul coraggio femminile, sull’innovazione e sulla determinazione, ieri come oggi.

Emilia Covini e Franca Pellizzari allo spazio Wao

Nel pomeriggio, alla Fondazione Culturale San Fedele, si è tenuto un incontro dedicato all’antologia “Ritratti di donne 3”, che raccoglie 24 storie di donne straordinarie, che hanno avuto il coraggio di sfidare i limiti, rompere barriere e aprire nuove strade.
Con la partecipazione di Sara Rattaro e di alcune delle autrici, l’incontro è stato un vero e proprio viaggio in un mosaico di vite segnate da lotte personali, conquiste intellettuali e resistenza ai pregiudizi.
È stata un’occasione per riscoprire figure spesso dimenticate, rendere visibile la ricchezza del contributo femminile nella Storia e celebrare il coraggio di chi ha trasformato l’invisibilità in una luce potente.

Partecipare all’incontro “197: finestre sul mondo”, che ha chiuso la settimana del BookCity Milano, è stato come affacciarsi su un mappamondo sorprendente: Gaia Grandini, insieme a Mauro Morellini e Sabrina Tosi Cambini, ha guidato il pubblico attraverso scenari poco noti o completamente inaspettati che emergono nel suo libro “Il mondo intorno – dall’Afganistan allo Zimbabwe, tutti i Paesi come non li avete mai visti”. L’evento si è svolto a Palazzo Reale, creando un’atmosfera intima ma culturalmente ambiziosa e ha messo al centro il valore della divulgazione come scoperta: non solo informazioni, ma “finestre” aperte su culture, abitudini e peculiarità che sfuggono ai percorsi più battuti. Il pubblico ha partecipato con grande interesse, confermando quanto la curiosità sia un motore potente per conoscere il mondo e, in fondo, anche se stessi.

Gaia Grandini e Mauro Morellini a Palazzo Reale

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