C’è un modo speciale di raccontare il dolore senza mostrarlo direttamente, di farlo vibrare nelle pause, nei respiri trattenuti, nei corpi che ricordano. È quello che riesce a fare Sara Maria Serafini nel suo ultimo romanzo “Giovani e belli”, e che Stefano Bonazzi ha saputo cogliere con profonda sensibilità nella splendida recensione pubblicata su Satisfiction, una delle testate letterarie più autorevoli del panorama italiano.
Bonazzi firma un ritratto critico che è anche una lettura emotiva e luminosa del libro: riconosce nella scrittura di Serafini una lingua “musicale e tagliente”, capace di alternare crudeltà e carezze, lirismo e realismo, dando voce a una generazione che cerca salvezza nella memoria e nell’amore, anche quando entrambi fanno male.

Nel romanzo, Diana e Filippo (“Lippo”) sono due giovani cresciuti nella casa famiglia Littarru, in una Sardegna che non è cartolina ma paesaggio interiore, ombra e cemento. Dopo la perdita di Emma, sorella e amica-madre simbolica, i due restano intrappolati in un legame fatto di rabbia, bisogno e tenerezza. La loro storia, come sottolinea Bonazzi, è un “lungo doposisma”, un cammino dentro le macerie del passato, dove la violenza non viene mai descritta ma “fatta vibrare” nelle pause e nei silenzi.
Satisfiction mette in luce la doppia anima del romanzo: quella carnale e quella poetica. “Giovani e belli” è, al tempo stesso, un racconto di sopravvivenza e un atto d’amore verso la vita che resiste. Un on the road dell’anima, dove il viaggio non è solo geografico ma interiore, un attraversamento dei ricordi per imparare a convivere con ciò che è stato.

“La giustizia non è per noi. Noi abbiamo solo la memoria”, scrive Serafini. Ed è proprio la memoria, fragile e necessaria, a tenere insieme i suoi protagonisti, e a fare della sua scrittura una delle voci più autentiche e riconoscibili della narrativa contemporanea.
Un sentito grazie a Stefano Bonazzi per la lettura attenta e profonda, capace di restituire con sensibilità tutta la complessità emotiva di questo romanzo. Le sue parole su Satisfiction ci ricordano quanto sia prezioso lo sguardo critico quando incontra la letteratura con rispetto e passione.
La recensione completa è disponibile su Satisfiction al link: https://www.satisfiction.eu/sara-maria-serafini-giovani-e-belli/