Premio Senato Accademia rilasciato dal Premio Seneca 2024 di Bari
Terzo Classificato al Premio Città di Assisi 2025
Menzione D’Onore al Premio Giorgione Castelfranco Veneto 2022
Menzione Speciale al Premio Golfo dei poeti Shelley e Byron, città di Lerici 2022
Menzione Speciale al Premio Ascoltando i silenzi del mare, Isola d’Elba 2022
Finalista al Premio Europa in Versi, città di Como 2022
In un’afosa mattina, Marco, un diciassettenne problematico e inquieto, viene investito da un treno. È stato un incidente o voleva uccidersi? E perché lo avrebbe fatto? Villa Severa, un piccolo paese perso in mezzo alle pianure della bassa Romagna, è un minuscolo mondo di periferia travolto dalla modernizzazione che ha spazzato via sicurezze consolidate e vecchie abitudini. La tragedia non distrugge solo la vita del ragazzo, ma mina anche le esistenze dei genitori, degli amici e del macchinista del treno. In un affresco corale, dove ogni personaggio si racconta e cerca di dare una spiegazione a quel terribile fatto, ognuno parla delle proprie scelte e del senso della propria vita. Queste storie vengono a galla lentamente, come tessere di un mosaico, disegnando il ritratto di un paese, ma anche della provincia italiana in bilico tra un passato rassicurante ormai finito e una modernità che disorienta. Un mondo contadino sta scomparendo e assiste impotente al suo tramonto che brucia, crudele, anche la vita dei suoi figli.
Fabio Mongardi è nato e vive a Faenza. Ha pubblicato con la casa editrice Mobydick: Il guinzaglio, Il verdetto muto, tradotto in Germania dalla Scherz Verlag, (oltre 5000 copie vendute e cinque stelle su Amazon), La donna dell’isba. Con Giraldi:...
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