Piccolo paese senza sbocchi sul mare, stretto tra il Vietnam e la Thailandia e meta di un turismo prevalentemente “zaino in spalla”, il Laos non è un semplice luogo geografico, ma “uno stato mentale”, per dirla con le parole di Tiziano Terzani. Religione buddhista, culti animistici e una timidissima apertura all’occidentalizzazione ne fanno un Paese più rivolto al passato che a un possibile futuro. Nonostante il regime comunista a partito unico, in Laos si respira la massima sensazione di libertà; la sostanziale assenza di regole consente di fare tutto o quasi, compreso farsi venire un esaurimento nervoso se non si considera l’abisso culturale che ci separa dai lao. Adatto sia ai viaggiatori che a chi medita di soggiornare nel Paese per un lungo periodo, accompagnato da esperienze personali dell’autore e da divertenti aneddoti, questo libro è un vademecum per capire i lao, il loro modo di relazionarsi, di affrontare la vita, la morte e il lavoro, di misurare il tempo, di metter su famiglia, di allevare i figli, di vivere la religiosità e di passare il tempo libero, per scoprire il volto nascosto di uno dei Paesi meno conosciuti dell’Asia.