Gli interventi qui raccolti, posti sotto la fluida egida di Hermes, riguardano tre temi interconnessi: la fenomenologia e la metaforologia del viaggio; la tipologia dei viaggiatori e quindi le questioni connesse del radicamento e dell’identità, chiamate in causa quando si oltrepassano frontiere e barriere; e infine la questione della storia, giocata tra vissuto e narrato, con particolare riferimento alle origini della grande emigrazione italiana di fine Ottocento. L’anello che tiene insieme gli interventi è la tesi che cambiare, trasferire e riorientarsi continuamente in rapporto a situazioni e contesti – essi stessi praticamente in via di costante trasformazione – rappresenta una dimensione costitutiva e abilitante. Ne risulta un primo tentativo di ripensare l’attività del migrare non più come episodica, ma come inarrestabile fenomeno globale, da sempre concreto e ideale a un tempo, ricordando che l’esperienza si dà tra un luogo che non c’è più e un altro che non c’è ancora, instaurandosi come il vero motore della storia umana