«non sto mica bene con tutte queste estati nel cuore/non sto mica bene con te che non mi spolpi/maledetta l’invenzione del tempo e del pianto/del sole che si rialza e non ci rialza da terra/amiamo e moriamo dove inciampa un sogno/dove un laboratorio di un dio ubriaco brucia/dove una roulette gira in un labirinto disciolto […]»
Poesie scritte quando l’amore è al primo vagito e poi diventa un gigante. Quando ci sono biglietti freschi per partire ed è sempre estate. Quando gli dei esistono eccome. E poesie scritte quando invece l’amore è un fiore grigio. Uno scherzo di registi dilettanti.
Poesie nate con la carne esausta di felicità, o semplicemente sorridendo a un gatto e con un bicchiere in mano. Ma dove scorre comunque la crudeltà del tempo, la commozione, il bisogno disperato di grazia e bellezza. Dove la persona amata è l’ultima foglia verde del mondo.
Poesie come un treno di pensieri, immagini e ricordi che corrono al ritmo di un flusso interiore di emozioni, senza regole, senza punteggiatura. Proprio come non conoscono punteggiatura l’amore, la disperazione e le cose più vive e irrefrenabili da cui esse nascono.
Il terzo volume della nuova collana pop-poetica diretta da Elena Mearini e Marco Saya, dal vincitore del Premio Letterario Nazionale Bukowski 2019 Simone Sagripanti.
Simone Sagripanti è nato a Recanati nel 1976 e vive da sempre a Civitanova Marche. Nel 2001 si è laureato in Ingegneria Elettronica ad Ancona e da allora opera nel campo dell’informatica. Sia per svago che per lavoro ha viaggiato...
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