«Mi convinsi che l’unica soluzione fosse allontanarmi, liberarmi al più presto di quella terra del sud che stava iniziando a possedermi come una patologia popolare fatta di incontri, suggestioni ed emozioni, batteri veicolati dalla sua natura selvaggia e primordiale».
Una giovane donna diventa spia per trovare sé stessa.
1834. Ciarli ha sedici anni quando decide di partire alla ricerca della madre naturale, che l’ha abbandonata in tenera età. Ciarli è forte, intraprendente e non conosce la paura, ma ha bisogno di ritrovare le sue origini per tentare di crearsi una nuova esistenza. Quando una nave sconosciuta getta l’ancora “nel suo mare”, si imbarca clandestina per raggiungere l’Africa. In una terra ricca di contrasti, tra il vuoto di un deserto indefinito e le claustrofobiche capitali nomadi, incontra la natura predatoria dell’uomo, la violenza, la menzogna e l’inganno, ma anche i vincoli preziosi della solidarietà e dell’amicizia, fino a quando dovrà fare i conti con la più cruda delle realtà.
Nata all’Aquila, vive a Roma fin dall’infanzia. Svolge attivamente la professione di architetto. Il suo primo romanzo, "Il re di carta", edito da Emersioni, ha vinto il Premio "Histonium" 2019. Con il secondo romanzo "La foresta invisibile", edito da Castelvecchi,...
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