«La valigetta andava nascosta. Non c’era altra soluzione. Potevano inventarsi qualsiasi cosa, ma presto li avrebbero raggiunti.»
Un furto, un bottino nascosto sottoterra per quattordici anni. Un biglietto con strani riferimenti lasciato da Massimo Bonacina a suo figlio Biagio come unico lascito alla sua morte prematura. Un gruppo di amici allontanati dal tempo e provati ognuno dai propri drammi personali. Una caccia al tesoro che non ha i colori di una storia per ragazzi, ma tutti i pericoli della vita adulta.
“Chi nasce a San Giuda” è un romanzo duro, intricato, che ruota attorno al contrasto eterno fra avidità e giustizia, fra amicizia e profitto personale. Sarà proprio Biagio il primo a morire. E suo cugino Jacopo, circondato dalla fidanzata Alice e dagli amici Noah e Diego, dovrà cercare di uscirne senza farsi travolgere dagli eventi. Ma quando le morti cominceranno a moltiplicarsi, ognuno di loro indicherà in un compagno il colpevole. Crollerà la fiducia, mentre uno spettro chiuso in carcere per quattordici anni si ripresenterà a riscattare ciò che è suo. Fra boss locali, debiti di gioco, cure costose e sogni di una vita migliore, le vicende di questi ragazzi sembrano confluire in una domanda: fin dove è possibile spingersi, per dieci milioni di euro? “Chi nasce a San Giuda” ne è la risposta.
Biografia dell'autore
Gabriele Dolzadelli

Gabriele Dolzadelli è uno scrittore valchiavennasco, classe 1988. Nel 2014 esordisce tramite il selfpublishing con il romanzo “La terra di nessuno”, primo volume della saga “Jolly Roger”. Ne seguono altri quattro: “Le chiavi dello scrigno” (2015), “I fratelli della costa” (2016), “La torre del ribelle” (2017) e “Il piano di Archer” (2018). Nel 2019 pubblica “Backup”, romanzo di fantascienza, e nel 2020 passa all’editoria tradizionale con “L’uomo senza epilogo” (Augh Edizioni), finalista al Premio Internazionale Città di Como. È fondatore e co-organizzatore del festival letterario valtellinese Libri in Valle.