Biografia degli autori
Emanuela E. Abbadessa

Emanuela E. Abbadessa (Catania, 1964) ha studiato pianoforte e canto lirico. Ha insegnato Storia della Musica e Comunicazione Musicale alla Facoltà di Lingue dell’Università di Catania. È collaboratrice dei quotidiani «La Repubblica» (ed. Palermo) e «Il Secolo XIX» e delle testate «Notabilis» e «Midnight Magazine».Il suo primo romanzo, Capo Scirocco (Rizzoli, 2013), ha vinto il Premio Rapallo-Carige e il Brignetti Isola d’Elba ed è stato finalista al Premio Alassio Centolibri e al Premio Rieti. Fiammetta (Rizzoli, 2016) si è qualificato secondo al premio Dessì e al Premio Subiaco Città del libro. È da lì che viene la luce (Piemme) è stato da poco pubblicato.
Tommaso Basevi
Tommaso Basevi è giornalista e reporter free lance. Ha lavorato per il canale di informazione Euronews e collabora con Il Venerdi de la Repubblica, il Manifesto ed altri giornali italiani. Abita a Parigi dove, da poco, ha iniziato a gestire una mescita di vini italiani. Frequenta Genova fin da quando era in fasce. Aveva immaginato di viverci ma non ci è mai riuscito. Tifa Genoa nonostante tutto. Su Genova ha girato il documentario Forbici e martello dedicato ai fratelli Del Grande, barbieri e comunisti entrambi morti, qualche anno fa.
Gianluca Cico

Gianluca Cico nasce a Bergamo nel 1969. A 5 anni, capendo che lì difficilmente sarà ambientata un’antologia di racconti, interrompe gli studi, lascia la fidanzata, e costringe la famiglia a seguirlo fino a Genova, dove si stabilisce in attesa di poter scrivere questa nota biografica e dove vive tuttora. Dopo una breve carriera come geometra che il mondo dell’edilizia preferirebbe scordare, nel 1992 inizia la sua attività lavorativa come poliziotto, passando dalle pattuglie all’attività investigativa che ormai svolge da vent’anni. Quest’ultima circostanza lo porta a scrivere molto e, siccome seduto sta abbastanza comodo, decide di farlo anche nel tempo libero, sulla sua pagina Facebook – dove è presente con lo stesso pseudonimo – e un po’ ovunque gli capiti l’occasione. Questo è il suo primo racconto.
Arianna Destito Maffeo

Arianna Destito Maffeo è nata a Genova dove vive e lavora. Laureata in Pedagogia e Fisioterapia. È autrice di racconti presenti in varie raccolte: “44 gatti in noir” (Fratelli Frilli Editori 2018), “Tutti i sapori del noir” (Fratelli Frilli Editori 2019), “Il postino di Mozzi” (Arkadia 2019), “I luoghi del noir” (Fratelli Frilli Editori 2020), “Natale a Genova” (Neos Edizioni 2019 e 2020), “La Liguria brucia” (Lo studiolo edizioni 2019), “La Liguria sorride” (Lo studiolo edizioni 2020). Con Antonella Grandicelli è co-founder e redattrice del blog Themeltinpop.com. Per Morellini Editore ha pubblicato il racconto La lettera contenuto nell’antologia “Genova d’autore”.
Barbara Fiorio

Gabriella Kuruvilla

Ha pubblicato: il romanzo Media chiara e noccioline (DeriveApprodi, 2001 - uscito con lo pseudonimo di Viola Chandra), il libro di racconti È la vita, dolcezza (Baldini Castoldi Dalai, 2008 - Morellini Editore, 2014), il libro per bambini Questa non è una baby sitter (Terre di Mezzo, 2010 – con illustrazioni di Gabriella Giandelli) e il romanzo Milano, fin qui tutto bene (Laterza, 2012).
Per Morellini Editore, dal 2014, cura la collana Città d'autore, per cui sono uscite le antologie Milano d'autore (2014), Roma d''autore (2015), Monaco d'autore (2016), Bologna d'autore (2016), Genova d'autore (2017), Calabria d'autore (2018) Sicilia d’autore (2019) e Romagna d’autore (2020) di cui ha disegnato le copertine e checomprendono anche i suoi racconti.
Sempre per Morellini Editore, dal 2017, illustra alcune copertine della collana Varianti.
Altri suoi racconti si trovano in diversi volumi, tra cui la Smemoranda 2014 e le antologie Pecore nere (Laterza, 2005), Re/search Milano. Mappa di una città a pezzi (Agenzia X, 2015), Lettere alla madre (Morellini Editore, 2018), Spiegelungen / Vite allo specchio (nonsolo Verlag, 2018) e Lettere al padre (Morellini Editore, 2020).
Massimo Laganà

Massimo Laganà nasce a Reggio Calabria il 10 maggio 1966. A vent’anni e metà università si trasferisce a Milano. Dopo un limitato numero di vicissitudini, elegge Bergamo come città del cuore. Dottore in Giurisprudenza per amore di papà, diventa giornalista professionista nel 1992. È in forza al settimanale Oggi, dove ha anche un blog, che si chiama L’informazione dilaga. Adora la parmigiana della mamma e i suoi figli. Gli piace dire che ha lavorato all’Europeo e al Corriere. Per Morellini editore, ha scritto Renoir (2020) e ha partecipato alle antologie Milano d’autore (2014), Roma d’autore (2015), Bologna d’autore (2016), Genova d’autore (2017), Calabria d’autore, Lettere alla madre (2018), Sicilia d’autore (2019), Lettere al padre (2020), Tra uomini e dei (2020), Romagna d’autore (2020), E poi ci troveremo come le star (2020), con i racconti: Telefonami tra vent’anni, Niente da capire, Quale allegria, Pezzi di vetro, Siamo soli noi, Donna Concetta, Alice, La cura, Messico e nuvole, L’amore non esiste, Belli capelli. È presente nelle raccolte VINYL – Storie di dischi che cambiano la vita (2017) e On the radio (2018), con due racconti scritti assieme a Vito Ribaudo: Un bacio davanti a quel portone e La Domenica delle Palme. Nel 2018 ha conquistato il premio “Borgo Albori”, sezione giornalismo. Ha vinto il "Premio Speciale della Giuria Città di Cattolica 2021", con Renoir, uscito alla fine del 2020.
Antonio Paolacci

Antonio Paolacci è nato nel 1974 e vive a Genova. È editor e consulente editoriale. Ideatore e direttore di alcune collane di narrativa e saggistica, ha curato anche premi letterari e rassegne. Ha tenuto corsi di scrittura creativa in diverse città italiane. Dal 2014 insegna scrittura creativa alla scuola Officina Letteraria di Genova. Come autore ha scritto: Flemma (Perdisa Pop, 2007 - Morellini Editore, 2015), Salto d’ottava (Perdisa Pop, 2010), Accelerazione di gravità (Senzapatria, 2010), Tanatosi (Perdisa Pop, 2012) e Piano Americano (Morellini, 2017). Per saperne di più o contattarlo: antoniopaolacci.blogspot.it
Sara Rattaro
Sara Rattaro esordisce nel 2010 con Sulla sedia sbagliata pubblicato da Morellini Editore e vincitore nel 2015 del premio Speciale “Fortunato Seminara” al Rhegium Julii. Nel 2012 pubblica Un uso qualunque di te con Giunti. Il romanzo Non volare via ha vinto il Premio città di Rieti 2014 mentre Niente è come te il Premio Bancarella 2015. Nel 2015 è stata nominata ambasciatrice EXPO. Nel 2016 viene pubblicato Splendi più che puoi, un romanzo sulla violenza di genere basato su una storia vera (Premio Rapallo Carige per la donna scrittrice). Con Sperling&Kupfer pubblica L’amore addosso (2017) e La giusta distanza (2020). È docente di Scrittura Creativa presso l’Università degli Studi di Genova e direttrice della Scuola di scrittura La fabbrica delle storie; dal 2019 coordina la collana di narrativa Varianti di Morellini Editore. Con Mondadori ha pubblicato i libri per bambini Il cacciatore di sogni (2017), Sentirai parlare di me e Con te non ho paura (2019). Del 2020 anche La formula segreta (Mondadori Ragazzi) e Sul filo dell’acqua (Solferino).
Solidea Ruggiero

Solidea Ruggiero è nata a Genk, in Belgio, nel 1976. E' autrice, scrittrice, performer, interprete e curatrice indipendente. Ha pubblicato in diverse antologie e riviste di letteratura e arte contemporanea italiane e internazionali. È curatrice dei cataloghi di vari artisti, e ha firmato presentazioni di opere di scrittori e poeti italiani. Nel 2011 ha partecipato alla 54° Biennale di Venezia, con un testo scritto e interpretato per la video installazione di Marco Agostinelli. Nel 2013 ha pubblicato Io che non conosco la vergogna, il suo primo libro di racconti, per la casa editrice italo/sudamericana Edicola Ediciones, tradotto in inglese e spagnolo. Nel 2014 è stata una delle artiste e performer di Marche Centro D’Arte. Collabora con la Galleria Marconi e la Galleria Centofiorini. Nel 2015 ha interpretato il film Ananke, di Claudio Romano e Betty L’Innocente e, con gli stessi autori, il film breve Con il vento. Per indole surreale, teatrale, incarognita, primitiva e naif, vive in una mansarda al terzo piano sul mare con le sue due gatte.
Federico Sirianni
Federico Sirianni, per brevità definito cantautore, è genovese, ma adottato in età adulta da Torino. Il Premio Tenco lo ospita sul palco dell'Ariston di Sanremo come miglior esordiente del 1993. Ma ci vogliono dieci anni di percorsi sghembi per l'uscita del primo disco, Onde clandestine (Warner, 2002). Nel 2004 vince il Premio della Critica al festival "Musicultura" di Recanati, nel 2006 il Premio Bindi e nel 2010 il Premio Lunezia Doc. Pubblica altri due dischi, Dal basso dei cieli (Upr, 2007) e Nella prossima vita (Egea, 2013), realizzato insieme agli GnuQuartet, lavoro che viene definito dalla critica "il miglior disco italiano dell'anno". Nel 2014 pubblica il libro "L'uomo equilibrista" (Miraggi Ed.). Contemporaneamente scrive musiche e canzoni per gli spettacoli del Teatro della Tosse di Genova, inventa e porta in scena dal 2008 a tutt'oggi lo spettacolo di poesia e canzone Il grande fresco, insieme al poeta Guido Catalano e al chitarrista Matteo Negrin, realizza Sì chiamava Faber, un recital di storie e canzoni dedicato al conterraneo Fabrizio De Andrè, che ha frequentato a lungo. Insegna storytelling ed è docente di songwriting alla Scuola Holden di Torino e, pur invecchiando visibilmente, si muove incessantemente in una sorta di "never ending tour" per l'italia intera.