«Dina si rassegnò all’inevitabile, prossima partenza di Pompeo. Non condivideva la sua scelta ma l’entusiasmo di suo marito era palese in ogni gesto e in ogni parola e lei non avrebbe potuto fare niente per fermarlo. Solo, pregava che la guerra restasse lontana dai suoi figli.»
Dina Alberti e Pompeo Guidi vivono in un piccolo villaggio della provincia maceratese, Villa Potenza, negli anni che precedono e attraversano la Seconda guerra mondiale. Pompeo crede nel fascismo, si arruola volontario e combatte con le Camicie Nere. Parte per la guerra convinto delle sue idee e allo stesso tempo alla ricerca di una sua realizzazione personale.
A casa, a Villa Potenza, sua moglie Dina lotta contro le difficoltà di sopravvivere con il proprio duro lavoro, di crescere i figli da sola, di fronteggiare il nemico tedesco e l’ostilità crescente dei suoi compaesani.
Mentre quel marito, così amato e così ottuso nel seguire il regime, sceglie di non ricordare le brutture che la guerra lo costringe a compiere, Dina vive una drammatica quotidianità in cui la vita di un figlio è giustamente e di gran lunga più importante di tutte le manie di grandezza di un folle tiranno e di tutte le battaglie di un incomprensibile conflitto mondiale.
Biografia dell'autore
Edoarda Montanari

Attualmente segue i rapporti commerciali con l’estero in un’azienda privata.
Appassionata di letteratura ha frequentato corsi di scrittura per perfezionare lo stile perché scrive, da sempre, per passione.
Il dolore non uccide è il suo primo romanzo.