«La risposta è nel Nome, nel nostro nome, nel sangue che ci scorre nelle vene. Nella storia che quel nome racconta. E nella mia c'è sempre stato il teatro.»
Lorenzo ha perso tutto. È stato trascinato all’inferno dalla dipendenza da alcol e da materiale pornografico. Ogni giorno si siede in platea per vedere le prove di una compagnia teatrale incantato da un’attrice bella, ma completamente incapace. Vive ai margini della città. Ed è solo. Una notte decide di lasciarsi morire. Tutto sembra finito. Al suo risveglio, in ospedale, trova sul comodino una sceneggiatura. E inizia a leggerla, in una stanza anonima di un centro per il trattamento delle dipendenze. Il notiziario racconta della scomparsa dell’attrice. E in quel momento Lorenzo scopre di aver davvero paura. La paura di averla persa per sempre. Così fugge dal centro, tradendo la fiducia degli operatori e dell’insegnante di recitazione. È braccato, dalla polizia e dalle sue dipendenze. Ma sa che deve trovare quella ragazza.
Biografia dell'autore
Daniele Mosca

Autore dei thriller L'Equazione e La Macchina del Silenzio e di diversi racconti, tra i quali Il momento giusto e La bambola. In costante equilibrio tra ingegneria e immaginazione, nei suoi racconti dà vita alle paure, ai lati oscuri e al coraggio di ricominciare.
Ho avuto la fortuna di conoscere e lavorare a lungo con Daniele Mosca. Ho letto tutti i suoi libri. Ho visto nascere la trama di questo romanzo, così lontano e differente rispetto a tutte le sue opere. E' un romanzo intenso e coinvolgente, duro eppure dolcissimo. Credo che racchiuda tutto il male di vivere e la forza di rinascere che ogni vita contiene. La scrittura di Daniele è fluida e bellissima. Ci sono alcuni brani che sembrano scritti al pianoforte e forse è proprio al pianoforte che sono nati. Bravo Mosca!