Dal finestrino Lisa scorge, in lontananza, la piccola stazione del suo Paese. L’altoparlante annuncia la fermata, il treno rallenta. I viaggiatori impazienti, vicino all’uscita. Sono momenti di grande emozione per chi, come Lisa, ritorna dopo una lunga assenza. I volti delle persone, in attesa sul marciapiede, cominciano a materializzarsi. Nessuno verrà a prenderla. Suo fratello Marco e gli altri familiari sono impegnati nei preparativi di matrimonio della sorella. Una sensazione di solitudine l’assale nonostante persone conosciute, suoi compaesani, l’accolgono con sorrisi e strette di mano. Si offrono di accompagnarla a casa. Il bagaglio non è pesante, preferisce raggiungere a piedi la fermata della corriera. Nulla è cambiato dall’ultima volta. Le vecchiette che chiacchierano sedute davanti all’uscio di casa interrompono incuriosite la loro conversazione.
Si staranno chiedendo chi sia – pensa.
L’inconfondibile profumo di zagara la riporta indietro nel tempo. Rivede il giardino della nonna dove ha trascorso tanti pomeriggi felici. Quel luogo tanto amato, il paese dove si era illusa di poter vivere sperando che Luca si accorgesse di lei. Ricorda il tempo in cui aveva creduto che il sogno potesse realizzarsi e di come si fosse infranto quel giorno in cui la sua amica Marina le aveva detto di essere innamorata, ricambiata, di Luca.
Aveva sempre amato quel ragazzo gentile e disponibile. Non resisteva ai suoi occhi verdi e al sorriso disarmante. Fremeva di gioia quando veniva a casa a studiare con suo fratello anche se a considerava una sorella minore e come tale la trattava. Luca si prestava a sostituire Marco, incaricato dai suoi genitori di occuparsi di lei. L’accompagnava e andava a prenderla ovunque lei volesse. Nulla di più.
Aveva sperato che la storia tra Marina e Luca fosse passeggera. Aveva sofferto quando lei, pochi giorni dopo, le aveva comunicato che lo avrebbe raggiunto a Torino dove lui si era trasferito per lavoro. A stento era riuscita a trattenere le lacrime. L’aveva abbracciata, augurandole di essere felice.
Con il passare del tempo era riuscita a ridimensionare quello che aveva considerato un tradimento. La delusione si era affievolita. Non era però riuscita a sopportare l’idea di rimanere in paese dove tutto le ricordava lui. Aveva partecipato a un concorso a Roma, lo aveva vinto ed era partita sperando di riuscire a dimenticarlo. Luca era sempre nei suoi pensieri e non era riuscita a gioire quando era venuta a sapere che Marina lo aveva lasciato.
Il clacson che annuncia l’arrivo della corriera la distoglie dai suoi pensieri. Nell’abitacolo poche persone. Luca, seduto in fondo, la guarda, sorride. È ancora più bello di come lo ricordasse. Le mani tremano, il cuore in gola, una gran voglia di abbracciarlo.
«Che direbbe la gente?»
Sperava di vederlo al matrimonio ma non immaginava di incontrarlo sulla corriera.
Ripensa al loro ultimo incontro. Una sera di agosto di due anni prima. Gli amici avevano organizzato la consueta festa di fine estate, in spiaggia. La luna riflessa sul mare rendeva magica l’atmosfera. Si erano riuniti intorno a un falò. A mezzanotte tutti avevano fatto il bagno. Tutti, tranne Lisa e Luca, che erano rimasti a parlare. Avevano riso fino alle lacrime ricordando le volte in cui, da bambini, comunicavano in maniera complice facendosi l’occhiolino. All’improvviso Luca si era avvicinato, l’aveva stretta a sé, le loro labbra sempre più vicine. Il rumore delle onde sembra voler incoraggiare quel bacio improvvisamente interrotto dal vocio degli amici usciti dall’acqua.
Luca, imbarazzato la voce tremante. Tra lo stupore dei presenti, saluta e si allontana.
Gli amici continuarono a ridere e scherzare, inconsapevoli di aver interrotto un momento magico.
Lisa è incredula. La gioia di un attimo si trasforma in disperazione. Finge indifferenza ma vorrebbe corrergli dietro e urlargli il suo amore.
Il giorno dopo erano ripartiti. Lui a Torino, lei a Roma. Non si erano più sentiti.
E ora, il destino offre un’altra possibilità.
Lisa crede, e spera, che quell’incontro non sia casuale. Luca potrebbe aver saputo da Marco i suoi programmi. Forse è li per lei.
Le sembra di sentire le onde del mare, lo scoppiettio del falò, Luca vicino a sé. Il tempo non ha cancellato i suoi ricordi.
Luca si avvicina, l’aiuta a sistemare il bagaglio. Le mani si sfiorano, senza parlare. Gli sguardi eloquenti traducono tutte le emozioni.
«Ho saputo da tuo fratello che avresti preso la corriera.»
«Mi segui?»
«Avrei dovuto farlo molto prima, ma ho capito solo ora, dopo aver parlato con Marco.»
Lisa arrossisce. Credeva che suo fratello non avesse mai sospettato nulla.
«Ho sbagliato, avrei dovuto urlarti il mio amore. Ho temuto che tu non mi amassi. Non ho compreso i tuoi sentimenti.»
Lisa lo guarda, gli schiaccia l’occhio, sa che lui capirà e non ci sarà più bisogno di altre parole.
«Vieni, scendiamo. Raggiungiamo la macchina che ho parcheggiato alla fermata precedente. Torniamo sulla spiaggia. Io e te da soli, questa volta.»
Lacrime sul viso di Lisa. Profumo di zagara nell’aria, profumo di felicità.
Maria Grazia Dovì