Da Miss Italia a musa di Visconti e Antonioni. La vita di Lucia Bosè è costellata di successi e di cadute, come quando la casa in cui abitava da bambina, in un quartiere popolare di Milano, fu rasa al suolo sotto il peso delle bombe durante la Seconda Guerra Mondiale. Quindi il fatidico incontro, appena adolescente, che farà di lei una stella del cinema… grazie a un marron glacé. Una carriera fulminante la sua, ma proprio al culmine della notorietà e della fama decise di ritirarsi dalle scene per amore di Dominguín, il più grande Torero di tutti i tempi, dal quale ebbe tre figli: Miguel Bosé, Lucia e Paola Dominguín. Lo seguirà fino in Spagna dove vivrà anche dopo il divorzio, evento che segnerà il suo ritorno al cinema con Fellini, Taviani e Özpetek. In queste pagine il ricordo del regista del suo ultimo film, che parla di una donna dei nostri tempi, forte, indipendente, libera e anticonformista, amante del blu e degli angeli. Una grande attrice, icona della bellezza italica, che si è spenta a marzo del 2020 – all’età di 89 anni – per coronavirus e che nella vita ha sempre lottato, senza mai perdere la fiducia in un domani migliore.
Laura Avalle, scrittrice e giornalista esperta di salute e benessere, è ideatrice dell’iniziativa #Faivolareunafiaba che ha portato alla realizzazione del libro Il mostro con gli occhi rossi e altre storie (Morellini Editore, 2020). Tra le sue pubblicazioni, oltre a manuali di divulgazione scientifica per...
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