Messina, 1998. Save frequenta il quinto anno del liceo scientifico. Figlio di un pescatore, un uomo violento che tormenta lui e sua madre, è preso in giro e vessato da un gruppetto di compagni, tra cui spicca Luca. Chiara, al terzo anno, ha invece una famiglia che la ama e sogna di fare la scrittrice.
Chiara e Save dopo uno scontro casuale e un incontro fortuito nel laboratorio di fisica iniziano a frequentarsi. Tra la dolcezza di un amore che sboccia, le prime esperienze e il turbinio delle emozioni adolescenziali, Chiara si ritrova invischiata in una situazione più grande di lei. Assieme all’amica Tilde si fa coinvolgere da Luca e i suoi amici, e in un pomeriggio tutto degenera. Si mettono in moto così una serie di eventi che cambieranno il destino di tutti i ragazzi coinvolti, legati da un unico filo che si sviluppa attraverso “nodi” del tempo. Un omaggio a Schrödinger e alla sua teoria che è perno e leitmotiv dell’intero romanzo.
Simona Moraci è nata a Messina nel 1975, scrittrice, giornalista professionista e insegnante. Ha pubblicato i romanzi I confini dell’anima (1996) e Giornalisti, e vissero per sempre precari e contenti (2014) con Armando Siciliano Editore, Duecento giorni di tempesta (...
Leggi il resto