«Lo capisce subito, appena scopre dove si trova il cadavere e ne esamina velocemente le condizioni. Il corpo, magro, è leggermente scivolato dallo sgabello di legno del confessionale, andandosi a curvare contro lo sportello da cui entra il confessore. Non c’è cattiveria, questa volta. Non ha infierito sul corpo».
Arcipelago Amico è la storia di un peccato, di una macchia criminale che, all’interno di una famiglia apparentemente normale, si tramanda da tempo, di generazione in generazione, provocando un grande numero di innocenti e inconsapevoli vittime.
Enrico Trezza è un serial killer cinquantenne, proprietario di un bar, che ha il vizio di selezionare le sue vittime all’interno di una particolarissima cerchia di amicizie: il suo Arcipelago Amico, per l’appunto.
Nel portare a termine i suoi efferati omicidi, Enrico ha qualcuno che lo aiuta, in segreto, dietro le quinte: una persona fidata e capace, di cui pochi conoscono l’esistenza.
Paolo Bocchi nasce a Milano nel 1964. La laurea in architettura, con una tesi pubblicata sulla rivista Ottagono, lo porta nei primi anni ‘90 a New York dove segue i graffiti di Rammelzee e poi a Los Angeles per lavorare come architetto...
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