Giulia Dickmans, nata a Oberhausen da madre siciliana e padre tedesco, è cresciuta a Bologna. Dopo un anno sabbatico passato a lavorare e viaggiare nella zona del Pacifico, ha deciso di iscriversi alla facoltà di Storia, dove sperava di trovare risposta alle sue infinite domande sul mondo e sulle persone. Il primo incontro con Berlino è avvenuto proprio durante il secondo anno di università, grazie a una borsa erasmus. Una notte, tornando a casa, ha capito di essersi innamorata e che voleva vivere in questa città.
Da sempre interessata alla trasposizione della storia nello spazio pubblico, ha lavorato alla Gedenkstätte Sachsenhausen e parallelamente si è interrogata sui processi di costruzione della memoria collettiva. Ciò che l’affascina di Berlino è il fatto che sia in continuo cambiamento e che in questa città le possibilità paiono sempre infinite. Attualmente frequenta il MA in Storia Globale alla Humboldt e alla Freie Universität, concentrandosi sulla storia coloniale e postcoloniale europea e africana. Nel tempo libero coltiva la passione per la danza, talvolta partecipando a workshops e talvolta scatenandosi nei club.